Compravendita auto o moto usata, come calcolare costi e guadagni

Dati ACI riportano un forte consolidamento del mercato dell’usato auto in Italia, con cifre totali di auto e moto di seconda mano vendute tramite passaggio di proprietà in costante aumento. Il settore auto a giugno ha registrato un aumento rispetto allo stesso mese del 2014 ben dell’ 11,7%, circa 24.000 trapassi auto in più, mentre il numero di motociclette vendute tra privati cresce in maniera simile del 12,3%, circa 7.000 in più rispetto all’anno scorso. Sempre secondo fonti dell’Automobile Club Italiano, per ogni 100 vetture nuove ne sarebbero state vendute 142 usate, un segno di una forte ricrescita di tale mercato. Allo stesso tempo aumentano anche le radiazioni auto, 14,2% in più, e delle demolizioni, ben il 30% di aumento rispetto a giugno 2014. In calo continuo invece il numero di radiazioni per esportazione, che sembrano perdere il favore e la fiducia degli italiani: -8%, probabilmente ostacolate non solo dall’aumento di alternative più convenienti ma anche dalla legislazione sempre più ostica.
 
Chi si ritenga interessato a comprare o vendere il proprio usato tramite passaggio di proprietà deve prima mettere in conto tutti i costi relativi. Chi non tenga d’occhio tali spese e versi tutte le somme dovute, rischia di imbattersi in beghe amministrative facilmente evitabili.
 
Per il passaggio di proprietà, nel caso si possegga il Certificato di proprietà, i costi previsti a carico dell’acquirente includono:
 

  • Emolumenti ACI – 27 euro
  • Imposta di bollo per registrazione al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) – 32 o 48 euro, a seconda del documento utilizzato per la presentazione (CdP o mod. NP3C rispettivamente)
  • Diritti DTT (Dipartimento Trasporti Terrestri del Ministero) – 9 euro, più costi per versamenti postali
  • Imposta di bollo per aggiornamento Carta di Circolazione – 16 euro, più costi per versamenti postali
  • Imposta provinciale di trascrizione (IPT) – Da 3,5119 a 4,5655 euro per KW, arrotondato per eccesso, a seconda della provincia di residenza dell’acquirente (da consultare a questa pagina) Es. 60 KW a Roma o Milano = 274 euro (tassazione massima al 30%).

 
A questi si aggiungono i costi d’intermediazione nel caso ci si rivolga ad uno STA dell’ACI o ad un’agenzia pratiche auto. Senza CdP, le tasse si limitano a emolumenti ACI, imposta di bollo per registrazione al PRA e IPT. I motocicli sono esenti dal pagamento dell’IPT, tranne nel caso di veicoli d’epoca, da pagare a tariffa ridotta sia nel caso di veicoli a 4 e a 2 ruote. Prima di procedere all’acquisto di qualsiasi vettura è meglio controllare i dati registrati al PRA relativi al suo numero di targa, per controllare lo stato di eventuali ipoteche, fermi amministrativi o similari. Il costo di questo controllo, la visura, è di 6 euro rivolgendosi direttamente agli sportelli ACI o di 8,83 euro tramite Visurenet, servizio online dell’ACI.
 
Chi decida di vendere la propria automobile dovrà quindi considerare tali costi per l’acquirente e prevederli nel calcolo del prezzo finale, regolando di conseguenza il valore dato per esempio da un servizio di quotazione auto per accomodare tali costi oppure lasciarli totalmente a carico del compratore. Da tenere a mente soprattutto che molti di questi compratori di auto si prendono carico di tutti i costi relativi alla burocrazia del trapasso del mezzo, permettendo di vendere a prezzo pieno ignorando future tassazioni.