Acquisto auto in Italia: come fare se non sei residente?

Se si parla di compravendita di auto usate, non importa talvolta dove si trovi il nostro venditore: se si fiuta un buon affare si valuta anche una trasferta più o meno lunga per concludere l’accordo. Se questo è valido per noi Italiani, lo sarà anche per gli stranieri che decidono per un acquisto auto in Italia: ma come fare se non si è residente? Valgono le stesse regole per il calcolo del passaggio di proprietà? E per le auto nuove? E se l’acquisto è seguito dall’esportazione? Vediamo insieme quali aspetti bisogna considerare e quali sono costi e burocrazia da sostenere per comprare un veicolo in Italia con residenza all’estero.

Acquisto auto in Italia: il Codice della Strada

Usato o nuovo non ha importanza, ma il CdS prevede che occorre essere residenti per effettuare l’acquisto di un auto in Italia e intestarla a proprio nome. Questa è la regola generale in quanto, come sappiamo il passaggio di proprietà e l’immatricolazione (ma anche il bollo auto e le assicurazioni) vengono calcolati in base a diversi fattori tra cui il comune/regione di residenza.
L’acquisto auto in Italia per non residenti o non italiani non significa che non sia possibile. Nel concreto possono presentarsi 4 diverse situazioni.

  1. A chiedere l’intestazione di un veicolo è un Italiano che risiede all’estero

  2. A chiedere l’intestazione di un veicolo è un cittadino della UE non Italiano e non residente

  3. A chiedere l’intestazione di un veicolo è un residente in Italia ma di nazionalità extra UE

  4. A chiedere l’intestazione di un veicolo è un non residente in Italia e cittadino di nazionalità extra UE

Caso 1
Il cittadino italiano non più residente in Italia dovrà iscriversi all’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero (AIRE) e decidere un domicilio in Italia. Sul certificato di proprietà (con aggiornamento del passaggio) e sulla carta di circolazione saranno riportati l’iscrizione AIRE e il domicilio eletto.
Caso 2
In questo caso vige quanto previsto dal Codice della Strada quindi l’acquirente non potrà intestare un’auto con targa italiana a proprio nome, ma potrà richiedere (vedi art 134) un’immatricolazione con targa EE che consente la circolazione per 12 mesi in Italia.
Caso 3
In questo caso viene meno il problema della residenza, ma per l’acquisto di un auto da parte di un cittadino extra UE occorre anche presentare la carta/permesso di soggiorno.
Caso 4
Come nel caso 2, se l’auto mantiene le targhe Italiane non potrà essere intestata a suo nome, ma solo immatricolare il veicolo con targa EE.

Acquisto auto in Italia per esportazione

L’acquisto auto in Italia può avvenire anche con la finalità di esportazione e in questo caso la situazione si complica sia che siate cittadini italiani non residenti o solo non residenti.
Nel caso di acquisto auto nuova occorre che il compratore fornisca al concessionario l’attestato di avvenuta immatricolazione all’estero o carta di circolazione rilasciate dall’autorità straniera competente (il corrispettivo del PRA in Italia) e la loro traduzione giurata.
Nel caso di acquisto auto usata prima di esportare un’auto occorre che questa venga prima radiata ovvero cancellata dal pubblico registro automobilistico. Un onere e un costo che spettano al futuro acquirente.