Prestito personale: le assicurazioni

Qualche volta, a qualcuno può essere capitato di aver richiesto ed ottenuto un prestito personale, senza aver dato particolare attenzione ad una voce di contratto che si chiama: assicurazioni!
Vediamo quindi, oggi le assicurazioni legate al finanziario, nel particolare quelle collegate al prestito personale. Ne esistono a decine, per coprire altrettanti rischi che si vengono a creare quando si accende un debito nei confronti di una banca o finanziaria. Pur essendo diverse possiamo comunque distinguere due principali macrocategorie:

  • Assicurazioni sulla perdita pecuniaria, anche dette CPI (Credit Protection Insurance)
  • Assicurazioni per coperture accessorie
Intanto, bisogna dire che le assicurazioni non sono mai obbligatorie ad eccezione di quelle sulla Cessione del Quinto dello Stipendio (un prestito personale particolare che vedremo in un’altro articolo) e che l’Antitrust e l’ISVAP – che è l’ente che ha funzioni di controllo nel settore delle assicurazioni – hanno sancito che dal 2 aprile 2012, tra le altre cose, sarà considerata del tutto illecita la vendita di assicurazioni sui prodotti finanziari quando questi vengano fatti percepire al cliente come obbligatori per potere ottenere il finanziamento.
La polizza in generale, non è mai obbligatoria, tuttavia è una copertura dei rischi che si vengono a creare quando si accende un debito, e di conseguenza, l’utente deve conoscere molto bene il prodotto che sta acquistando per saperlo poi anche utilizzare se se ne dovesse verificare la necessità!

 



Chiusa questa parentesi, torniamo a parlare della natura delle assicurazioni: le polizze per la perdita pecuniaria di solito, tutelano il cliente (o più clienti in quote percentuali) dal rischio di premorienza o di perdita del posto di lavoro o di inabilità temporanea o permanente, con conseguente perdita del reddito necessario per poter continuare con il regolare piano di ammortamento del prestito. In questo caso, l’assicurazione interviene per coprire il debito del richiedente assicurato per un periodo prefissato dal contratto (dell’ordine di diversi mesi).

 

Per poter meglio ponderare un’assicurazione non bisogna guardare solo il costo ma le coperture, presumibilmente, un’assicurazione con più coperture costa più di una con poche se non con un’unica copertura. In ogni caso, l’assicurazione sul prestito, pur essendo circondata da un’aura di consistente scetticismo, può risultare molto utile, soprattutto quando si parla di importi consistenti, in cui può fornire un’adeguata tranquillità al debitore. Invece risulta poco utile, se non sconsigliata, nei casi in cui si tratti di cifre basse, perchè in questa situazione sarebbe un inutile esborso di denaro dato che il rischio è molto basso.

 

Per cui, è vero che la polizza non è obbligatoria e vi potete rifiutare di farvela inserire nel preventivo di finanziamento, ma è anche vero che le finanziarie e le banche possono ritenere di non erogare il finanziamento se le garanzie non sono sufficienti secondo i loro criteri. Rimane perciò una buona regola quella di tutelarsi con un assicurazione quando il prestito supera i 5.000 euro di capitale e i 24 mesi di durata, negli altri casi, chiedete di farvela togliere e risparmierete qualcosa senza accollarvi grossi rischi.

 



Le coperture accessorie su rischi vari invece, sono appunto tutte quelle coperture che non sono strettamente legate alla protezione del credito, ma ad altre esigenze particolarmente sentite dall’utente, e di conseguenza, vengono vendute in aggiunta al prestito personale. Si va da assicurazioni per malattia, ad assicurazioni per la propria casa.
Ricordiamoci sempre che sul contratto di prestito personale, va indicata espressamente ogni garanzia assicurativa rispetto alla somma che si sta erogando e che noi utenti abbiamo diritto – per legge – di ricevere il materiale informativo relativo alle polizze, in modo tale da poterle valutare attentamente e chiedere chiarimenti qualora se ne abbia bisogno.