Prestito personale: banche date e segnalazioni cattivi pagatori

Le banche dati condivise dalle banche, cosiddette dei “buoni e cattivi pagatori” sono in linea di massima 3 e sono utilizzate dalle banche appunto per valutare il merito creditizio di chi richiede un finanziamento, ovvero per valutare il rischio che la banca correrebbe a fornire il prestito/mutuo al richiedente.

  • CRIF: è una delle più note centrali rischi italiane, al suo interno sono contenute le informazioni fornite da tutti gli Enti finanziatori che vi aderiscono. I tempi massimi di conservazione dei dati sono di 3 anni, nello specifico: 1 mese se un Ente rifiuta una richiesta di finanziamento; 12 mesi per morosità di 2 rate poi sanate; 24 mesi per ritardi superiori ai due mesi che vengono poi sanati; 36 mesi per eventi negativi come morosità non sanate; 36 mesi anche per i rapporti che si sono svolti positivamente!
  • CR Banca d’Italia: vi vengono segnalati fidi, crediti in sofferenza, e crediti pari o superiori a 30.000 euro.
  • CTC – Consorzio Tutela del Credito: Banca dati simile alla CRIF ma in cui vengono registrati ritardi superiori a 120 gg. (nella CRIF anche quelli superiori a 30 gg.) per gli Enti che vi partecipano.




Naturalmente qualsiasi soggetto interessato può richiedere di visionare la propria posizione in banca dati, rivolgendosi alle società che detengono appunto, le banche dati:
Per quanto riguarda la CRIF potete procedere in questo modo: