Costo multe: è deducibile dal reddito d’impresa?

A suggerirci la necessità di un approfondimento sulla deducibilità delle multe dal reddito d’impresa è stato il commento di un nostro lettore all’articolo Costo rimozione auto dove ci domandava se fosse possibile detrarre fiscalmente i costi sostenuti per il ritiro dell’auto a seguito di una rimozione per divieto di sosta.

Il dubbio del nostro Angelo, agente di commercio, sorge non da una poca informazione, ma dalla mancanza totale a livello normativo di uno spazio dedicato a tale argomento. Di conseguenza, tutte le aziende e liberi professionisti, prima o poi si domandano “È possibile scaricare fiscalmente le sanzioni al CdS?”.

L’urgenza nel trovare una risposta sorge soprattutto in riferimento alle compagnie che dispongono di numerose auto aziendali messe a disposizione delle figure commerciali o di chi effettua le consegne, dei tecnici installatori o degli operai che effettuano le riparazioni in loco e così via. Per queste imprese il peso del costo delle multe al Codice della Strada può risultare faticoso e incidere sul bilancio.

Come accennato, la mancanza di un corpus normativo dedicato alla deducibilità o meno delle sanzioni ha portato molte aziende a provare a detrarle fiscalmente. Ma l’Amministrazione Finanziaria, sulla base di quanto deciso dalla Corte di Cassazione (vedi sentenze n. 7071/00), è stata intransigente a riguardo: il costo delle multe non può essere dedotto in quanto si tratta di un onere estraneo all’attività d’impresa.

I motivi per cui è stata negata la deducibilità delle sanzioni possono essere riassunti nei modi che seguono che come vedrete ribadiscono tutte lo stesso principio:

  • L’importo multa non può essere dedotto perché è un onere estraneo all’attività d’impresa
  • L’importo multa non può essere dedotto perché è la conseguenza di un comportamento individuale non ascrivibile all’azienda.
  • L’importo multa non può essere dedotto perché contrasterebbe con la funzione afflittiva tipica della sanzione.

Se all’apparenza potrebbero sembrare delle motivazioni valide, in realtà la posizione fin ora presa dal Fisco è criticabile poiché non ha nessun fondamento giuridico, si basa solo ed esclusivamente su una motivazione etica che per quanto moralmente condivisibile non può essere considerata valida e legittima se non regolamentata nei limiti ed effetti dal legislatore.

Il carattere non deducibile delle multe dal reddito d’impresa è criticabile principalmente alla luce di quanto disciplinato dall’art. 109 del Tuir in merito a quali siano le spese deducibili per un’attività d’impresa:

“sono deducibili le spese e altri componenti negativi diversi dagli interessi passivi (esclusi oneri fiscali, contributivi e di utilità sociale) nella misura in cui si riferiscono ad attività o beni da cui derivano ricavi o altri proventi che concorrono a formare il reddito o che non vi concorrono in quanto esclusi …”.

Per farla semplice, la legislazione in materia di reddito d’impresa fa un uso molto ampio di ‘concetto di inerenza’ in riferimento ad un concetto ancor più generale che è quello di attività d’impresa. Non esiste una distinzione netta tra costi “leciti” detraibili e costi “illeciti” non detraibili ergo la legislazione non esclude quindi che il costo delle multe (un componente negativo di reddito sostenuto nell’esercizio di un’attività imprenditoriale) possa essere detratto.

Se l’Amministrazione Finanziaria deciderà di mettere mano sulla questione (aiutando così tante imprese) in ogni caso le multe non potranno di certo essere detratte al 100%. Ogni detrazione relativa alla spesa di una sanzione dovrà rispettare alcuni principi fondamentali, in primis quello dell’inerenza, e avrà dei limiti così come quelli stabiliti in merito alle spese relative ai mezzi di trasporto utilizzati nell’esercizio di impresa (Tuir art. 164).