Costo multa omessa precedenza

Tra le infrazioni più commesse dagli automobilisti, quella della mancata precedenza fa la sua comparsa tra le prime posizioni e purtroppo non è un traguardo da festeggiare.

Azione spesso sottovalutata da chi guida ormai da anni, la mancata precedenza è dovuta per lo più a distrazione e fretta, ma come tanti comportamenti – vietati e puniti dal Codice della Strada – può dimostrarsi veramente pericolosa per noi e per gli altri automobilisti, soprattutto se ci si trova a percorrere strade molto frequentate o incroci pericolosi.

L’articolo 145 del codice della strada è quello che disciplina l’omessa precedenza, e stabilisce il costo multa omessa precedenza e chiarisce, al fine di evitare incidenti, quali sono i comportamenti che i conducenti dei veicoli devono tenere soprattutto quando si trovano nelle intersezioni non regolate da semafori (se vi è semaforo si applica l’articolo 41 dello stesso codice).

Innanzitutto si prevede che tutti coloro che si trovano alla guida di un veicolo, anche quelli favoriti dalla precedenza, devono utilizzare la massima prudenza nell’approssimarsi all’intersezione in modo tale da prevedere qualunque evento, compreso quello in cui non gli venga riconosciuta la precedenza.

Secondo quanto più volte stabilito dalla Giurisprudenza infatti, il diritto di precedenza non esonera il “favorito”, ovvero colui che ha la precedenza, dall’obbligo di usare la dovuta attenzione nella guida. Anche questi deve, quindi, guidare con prudenza e diligenza, come previsto dagli artt. 140 (comportarsi in modo da non costituire pericolo o intralcio per la circolazione); 141 (che impone di moderare la velocità del veicolo al fine di evitare ogni pericolo per la sicurezza) oltre che dal nostro 145 C.d.S. Da ciò deriva che, anche se avviene un sinistro di cui si ritiene responsabile il soggetto che ha violato la normativa stradale (colpa che verrà sancita anche con l’obbligo di pagamento di un costo multa per omessa precenza), il giudice verificherà la condotta di guida di tutti i conducenti coinvolti, potendo arrivare ad affermare un concorso di colpe.

Viene inoltre sancita una regola generale: salvo segnalazione diversa, quando due veicoli sono in procinto di impegnare una intersezione e in ogni caso vi è la possibilità che le loro traiettorie si intersechino, si ha l’obbligo di dare la precedenza a chi proviene da destra.

Nel caso in cui sia stata installata, secondo norme di legge, apposita segnaletica derogatoria di suddetto obbligo, i conducenti sono tenuti:

–        a rallentare in presenza del cartello “dare precedenza” e, se occorre, arrestarsi prima della linea trasversale. A quel punto occorre dare la precedenza ai veicoli che circolano in entrambi i sensi sulla strada nella quale vanno ad immettersi o che devono attraversare,

–        a rallentare in presenza del cartello “fermarsi e dare precedenza”, fermarsi sempre prima della striscia trasversale di arresto e dare la precedenza quando ci si deve inoltrare nell’area dell’intersezione

L’articolo rammenta anche che i conducenti dei veicoli che arrivano da sentieri, piste ciclabili, tratturi, mulattiere e luoghi di solito non soggetti a pubblico passaggio sono obbligati ad arrestarsi e dare la precedenza a coloro che circolano sulla strada.

Inoltre, è fatto divieto a tutti i conducenti impegnare una intersezione o un attraversamento di linee tramviarie o ferroviarie quando non potrebbero proseguire e sgombrare repentinamente l’area di manovra per consentire il transito dei veicoli provenienti da altre direzioni.

Secondo l’articolo 145 del CdS, come conseguenza della mancata osservanza delle disposizioni, i soggetti colpevoli saranno costretti a pagare un costo multa omessa precedenza i 163 ed i 651 €.

Se poi lo stesso automobilista commette la medesima infrazione, nell’arco di due anni, almeno due volte, al costo multa per la mancata precedenza si andrà a sommare anche la più grave sospensione della patente di guida da 1 a 3 mesi; non dimenticando la decurtazione di 5 punti dalla stessa (che diventano 6 nel caso di mancato arresto ad uno “stop”).