Documento Unico di Circolazione: accadrà nel 2018

Dopo i dubbi e la difficile attuazione del CDPD – certificato di proprietà digitale – la nuova proposta dei piani alti prevede il passaggio nel 2018 al documento unico di circolazione.
Di cosa si tratta
Il documento unico di circolazione nasce dall’accorpamento del libretto o carta di circolazione e del certificato di proprietà (digitale dal 2015). A partire dal 2018 chiunque acquisterà un’auto nuova o effettuerà il passaggio di proprietà per un usato riceverà un unico documento simile esteticamente al libretto ma che avrà anche valore di attestato di proprietà.
Ad oggi infatti il libretto attesta la sola idoneità dell’auto alla circolazione riportando tutti i dati amministrativi e tecnici del veicolo (targa, data immatricolazione, modello, numero telaio, consumi, emissioni stimate, pneumatici etc). Chi sia il proprietario del mezzo invece lo attesta il certificato di proprietà.

Perché

L’eliminazione di due distinti documenti e conseguente passaggio ad un unico certificato ,che includa le informazioni presenti in entrambi, rientra nel piano di semplificazione e snellimento della pubblica amministrazione (cosiddetta riforma Madia).
Queste due differenti categorie di dati sono contenute in due data base distinti ovvero il PRA da un lato e l’ANV (archivio nazionale dei veicoli o motorizzazione) dall’altro.
Nel 2018 è per ora previsto il passaggio ad un documento unico di circolazione (con eliminazione del certificato di proprietà) mentre per l’unione dei due registri automobilisti l’attesa sarà ben più lunga.
Dietro la scomparsa del CDP troviamo inoltre una direttiva europea secondo la quale il nuovo documento unico di circolazione sarà  il solo certificato per i veicoli ad avere una valenza internazionale.
Costi documento
La novità dell’addio al certificato di proprietà è stato accompagnato fino al mese scorso da un significativo e ormai certo risparmio di 39 € per gli automobilisti: con la cancellazione del certificato di proprietà rilasciato dal PRA infatti si andava ad eliminare l’imposta di bollo richiesta per l’emissione del documento. Gli ultimi decreti attuativi tuttavia hanno smentito il taglio di tale imposta in quanto creerebbe un impatto negativo sul bilancio, un impatto che ci sarebbe stato se si pensa che ogni anno sono più di 8 milioni le pratiche rilasciate tra nuove immatricolazioni e passaggi di proprietà auto.
Da giugno 2018 quindi, il costo del documento unico di circolazione avrà la somma dei costi previsti per libretto e CDP: 100 € circa per imposta di bollo, diritti motorizzazione, Ipt, costo targa nel caso di auto nuove per le nuove targhe e così via.