Costo canone Rai in bolletta

Partiamo dal principio: il canone rappresenta una tassa di possesso di un apparecchio che può ricevere il segnale radiotelevisivo e non il corrispettivo per la visione dei canali Rai.

Novità 2016: Da quest’anno il canone Rai si pagherà con la bolletta dell’elettricità. È l’ennesima novità 2016 prevista dalla Legge di Stabilità, che per essere chiari non è altro che la vecchia “Finanziaria”.

Ma quale sarà il costo del canone Rai in bolletta?
Giusto per non sottolineare sempre solo gli aspetti negativi, iniziamo col dire che il canone Rai da quest’anno costerà agli Italiani 100 euro in totale e non 113 come gli anni precedenti. Il Governo assicura inoltre che se tutti pagheranno, nel 2017 ci potrebbe essere un ulteriore ribasso dell’abbonamento.
Secondo la Legge di Stabilità, il canone Rai non dovrà più essere pagato con un unico bollettino, ma verrà addebitato in 10 tranche (di 10 euro ciascuna) sulla bolletta dell’elettricità. A conti fatti però, essendo le bollette bimestrali, si dovranno pagare 20 euro in più su ogni bolletta ogni due mesi.
Essendo il 2016 il primo anno in cui si attuerà la procedura di addebito del costo del canone Rai in bolletta, la prima richiesta di pagamento verrà inviata solo a Luglio.
Il primo costo canone rai in bolletta sarà di 60 euro, la somma complessiva di 6 rate. Seguirà poi un secondo addebito a Settembre e l’ultimo a Novembre.
Salvo varianti, dal 2017, le rate inizieranno da Gennaio e saranno dieci a cadenza mensile, come anzidetto.

Il costo canone Rai in bolletta arriverà a tutti coloro che hanno attiva un’utenza elettrica.
Sono previsti numerosi disagi e duplicazioni, ovvero la possibilità che uno stesso utente o più componenti di un nucleo familiare ricevano l’abbonamento da pagare (soprattutto nel caso in cui si possieda una seconda o terza casa).

Nel caso in cui questo si verifichi, occorre partire dal presupposto che il canone di abbonamento Rai è dovuto una sola volta per famiglia: “Il canone di abbonamento è, in ogni caso, dovuto una sola volta in relazione agli apparecchi di cui al primo comma detenuti, nei luoghi adibiti a propria residenza o dimora, dallo stesso soggetto e dai soggetti appartenenti alla stessa famiglia anagrafica” (articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223).

Nella bolletta il canone apparirà separato dal costo dell’elettricità, quindi in caso sia già stato pagato da un membro della famiglia, lo si potrà scorporare con un pagamento a parte.

L’Unc (Unione Nazionale Consumatori) consiglia di non procedere con richieste di esonero e autocertificazioni anticipate, ma di procedere in tal senso solo nel caso in cui arrivino richiesta indebite del pagamento del canone.