Qual è il costo multa per chi circola con i vetri anteriori oscurati

Oscurare i vetri delle auto è una pratica molto diffusa per varie ragioni, soprattutto per la privacy; l’interno dell’abitacolo e gli oggetti incustoditi saranno infatti meno visibili dall’esterno. Inoltre, filtrando i raggi UV, il vetro permetterà che si conservino meglio gli interni e che si mantenga l’abitacolo più fresco, migliorando l’efficienza dell’aria condizionata.
La pellicola poi, in caso di incidente, impedirà al vetro di frantumarsi all’interno dell’abitacolo.
Non vi sono solo vantaggi però; su strade poco illuminate, la sera, il lunotto oscurato può causare problemi di visibilità, inoltre, le pellicole montate sul vetro deperiscono e dopo circa 5 anni vanno sostituite.
Dal punto di vista estetico poi, avere la parte posteriore dell’auto oscurata e la parte anteriore chiara potrebbe non essere gradevole.

Ma come viene regolamentata la pratica di oscuramento dei vetri in Italia?

Nel nostro ordinamento non esiste alcuna norma nazionale in materia, ma, secondo la circolare Prot. n. 1680/M360 del 2002, la regolamentazione dell’oscuramento dei vetri delle auto è disciplinata da normative comunitarie, nel rispetto del principio della libera circolazione delle merci (sancito dagli art. 28-30 del Trattato CEE) per il quale non è possibile impedire il commercio di un prodotto che è stato approvato ed è quindi circolante in un altro Stato membro.
La circolare del 2002 legittima, come unica modalità di oscuramento dei vetri, l’applicazione di pellicole oscuranti per auto o l’applicazione di vetri oscurati omologati, consentiti solo nei vetri laterali posteriori e nel lunotto posteriore dei veicoli, nel rispetto dei campi di visibilità.  La pellicola deve rivestire il cristallo fino al punto di attacco del cristallo stesso, non è possibile incastrarla o fissarla al bordo del cristallo o nella guarnizione di gomma.
Le pellicole per essere approvate devono riportare il marchio identificativo del costruttore delle pellicole medesime e devono essere state omologate per il vetro sul quale sono state applicate.
Per questo è d’obbligo possedere un certificato di omologazione dal quale risulti che le pellicole sono state installate correttamente su vetro; l’installatore dovrà inoltre certificare che il vetro sia di tipo omologato e con spessore previsto in sede di approvazione delle pellicole.
Ma facciamo chiarezza su quanto la normativa vieta e quale è il costo delle multe per violazione delle prescrizioni.
Le direttive 92/22/CE (sui vetri di sicurezza), 71/127/CEE (sugli specchi retrovisori) e 77/649/CEE (sul campo di visibilità anteriore) non consentono l’applicazione delle pellicole  sul parabrezza, tanto meno sui vetri laterali anteriori, mentre quella sul lunotto posteriore è consentita solo se il veicolo sia provvisto di specchietti retrovisori esterni su ambo i lati.
Le pellicole oscuranti possono essere applicate sui vetri laterali posteriori o sul lunotto posteriore e se applicate non necessitano di alcun aggiornamento della carta di circolazione (quindi se viene accertata una violazione, la carta non può essere ritirata), l’installazione delle pellicole oscuranti per vetri non necessita di collaudo o revisione a norma dell’art. 78 del Codice della strada.
Nel caso in cui vengano applicate sul parabrezza o sui vetri laterali anteriori (e sul lunotto posteriore se mancano gli specchi retrovisori su entrambi i lati) si applica invece la sanzione stabilita dall’art. 71 comma 6 del Codice della Strada.
Chiunque circola con un veicolo non conformi alle prescrizioni stabilite dal regolamento incorre in una sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 85,00 a € 338,00.  Se i veicoli e i rimorchi sono adibiti al trasporto di merci pericolose, la sanzione amministrativa sale da € 169,00 a € 679,00.
Nell’ipotesi in cui l’auto passi la revisione con pellicole ai vetri anteriori questa non è comunque a norma, la revisione infatti non implica l’omologazione delle pellicole e dei vetri.