Guida in stato di ebbrezza: sanzioni 2017 e aggravanti per i neopatentati

Non si trascorre un weekend senza che si senta parlare di incidenti e multe per guida in stato di ebbrezza. Gli importi elevati delle sanzioni amministrative non sono sicuramente la peggiore delle conseguenze per quegli automobilisti incuranti che si mettono alla guida ubriachi.
Guidare con il tasso alcolemico alto viene infatti punito con il ritiro della patente fino a 12 mesi, il sequestro immediato dell’auto e dal 2016, se si causano incidenti stradali si rischia la causa penale per lesioni personali stradali o, nel peggiore dei casi, per omicidio.
Qualche mese abbiamo riportato un approfondimento sui numeri delle denunce per violazione della legge n. 41 del 23 marzo 2016 e dopo il primo trimestre del 2017 le cose non sembrano migliorare. Se il rischio di mettere in pericoli la propria vita e quella altrui sembra non essere un motivo sufficiente, rivediamo insieme cosa si rischia per la guida in stato di ebbrezza.
In riferimento all’importo delle sanzioni queste variano in base alla gravità del tasso alcolemico evidenziato dall’etilometro. Ecco nel dettaglio i casi con i relativi importi e le sanzioni accessorie previste.
Guida in stato di ebbrezza: tabella multe art 168 cds
La punizione per chi guida ubriaco si fa ancor più severa:

  • se la violazione dell’articolo 186 del codice della strada viene commessa di notte e con la precisione dalle 10 della sera alle 7 del mattino.
  • se alla guida della macchina c’è un neopatentato ovvero un automobilista che ha conseguito la patente da meno di 3 anni.

Non sorprende il fatto che il neopatentato va di solito a coincidere con il minore di 21 anni e che viola spesso al contempo il limite dei kw di potenza della macchina che guida. Per loro non esiste soglia di tolleranza e anche con un tasso alcolemico di 0,1 g/l viene emessa una multa di 624 €. Sopra la soglia di 0,5, gli importi previsti dall’articolo 186 vengono aumentati di 1/3!
Rifiutarsi di sottoporsi all’alcool test fa peggiorare ancor di più cose e scatta in automatico la pena prevista per il caso grave lo stesso accade se trasportati in ospedale per accertamenti, ci si rifiuta di dare il consenso informato e senza la firma il personale ospedaliero non può procedere all’accertamento del tasso alcolemico. A tale proposito è intervenuta il 27 Febbraio 2017 la Corte di Cassazione con la Sentenza numero  9391.