Parcheggi rosa? Nessuna multa per chi parcheggia nelle strisce rosa. È una questione di senso civico!

Il Codice della Strada non dedica nessun articolo ai parcheggi rosa, le famose strisce pink che delimitano i parcheggi riservati alle donne in dolce attesa.
Di conseguenza, il Codice della strada non contempla e riconosce questa eventuale infrazione e nessun automobilista può essere punito con una multa se parcheggia nelle strisce rosa senza essere dotato di un pass o di una palese motivazione.

Se avete prestato attenzione infatti, la segnaletica verticale riporta sempre quanto segue:

Questa indicazione non costituisce prescrizione ai sensi del C.d.s.

Le strisce rosa non sono quindi un qualcosa di ufficiale, ma una nobile iniziativa a favore di donne in gravidanza e neo-mamme alle quali si riserva una sosta in ‘prima fila’.

Introdotti nel 2005, i parcheggi rosa si trovano oggi in tutte le città, dai grandi capoluoghi ai più piccoli paesi. Le strisce rosa sono state marcate in bella vista davanti agli uffici pubblici, nei supermercati, nelle vicinanze dei centri storici e aree pedonali. Ma non hanno nessuna autorità nonostante venga richiesto per il loro utilizzo un apposito pass della durata di 1 anno.

Così come tanti altri accorgimenti richiesti come ‘gesto di cortesia, ma non disciplinati e puniti da appositi commi e sanzioni, lasciano il tempo che trovano e se si è in ritardo o poco empatici, ecco che il segnale non viene rispettato.

Il perché è presto detto: il codice della strada non lo prevede per cui chiunque sosterà la propria autovettura in quello spazio non sarà soggetto a nessuna multa… al massimo farfuglierà qualche scusa se beccato in fragrante.

Il Ministero dei Trasporti approva e sostiene l’iniziativa delle strisce rosa, ma se interrogati sull’argomento si ottengono risposte vaghe, un ‘ne terremo conto in occasione di futuri interventi sul Codice della Strada’.

Il problema dell’ufficialità e rispetto delle strisce rosa non riguarda solo l’Italia. L’Unione Europea non ha ancora avvertito l’urgenza della mancanza di direttive e iniziative a riguardo e non ha emanato una direttiva che costringa gli stati membri ad uniformarsi in merito ai parcheggi da riservare alle donne in gravidanza.