Calcolo multa per il mancato rispetto della distanza di sicurezza

A chi non è mai capitato di incontrare per strada il “tallonatore”, ovvero quel guidatore che ci si incolla dietro e suona il clacson o utilizza i fari abbaglianti per chiedere di accelerare o farlo passare, che se riesce a superarci sfreccia poi via a tutto gas. Tutti lo odiano ma, poiché i controlli sul rispetto della distanza di sicurezza sono scarsissimi, resta praticamente sempre impunito.
Il Codice della Strada definisce la distanza di sicurezza prevedendo all’art.149 comma 1 che i veicoli marcino ad una distanza tale da permettere loro di arrestarsi in modo tempestivo e quindi senza tamponare ci si trova davanti e dunque più in generale evitando incidenti.
La distanza di sicurezza è quindi quella che ogni vettura deve mantenere dal mezzo che lo precede per potersi arrestare, in caso di necessità, senza tamponarlo.  

Ma come calcolare la distanza adeguata e guidare in maniera sicura?

Sicuramente occorrerà valutare diversi elementi, fra i quali la prontezza dei riflessi del guidatore, le caratteristiche del veicolo e la sua velocità, oltre alle condizioni della strada (pendenza, visibilità e traffico). Possiamo però in parte affidarci alle previsioni normative, l’articolo 149 del Codice della strada dispone infatti che fuori dai centri abitati, su strade sulle quali vige il divieto di sorpasso, ci si debba tenere ad almeno 100 metri di distanza dal veicolo che precede. La disposizione vede una deroga nell’ipotesi in cui si viaggi su strade con due o più corsie per senso di marcia.
Sempre l’articolo 149 al terzo comma dispone che si debbano tenere almeno 20 metri di distanza quando viaggiamo dietro ad un mezzo sgombraneve o ad una spalatrice.
Qual è il costo della multa per il mancato rispetto di queste prescrizioni? Si può essere sanzionati per un importo che varia tra i 41 e 168 euro, oltre alla decurtazione di 3 punti dalla patente.
Inoltre se non osservando la distanza di sicurezza causiamo un incidente, la multa si innalza tra 80 e 355 euro, con una decurtazione di 5 punti dalla patente (con sospensione della patente se reiterato nel corso dei due anni precedenti). E se dall’incidente derivano lesioni gravi a persone, il costo della multa va da un minimo di 419 euro ed un massimo di 1.682 euro, accompagnato dalla decurtazione di 8 punti dalla patente.

Dopo aver visto cosa prevede il codice della strada è il caso di elencare alcune variabili tecniche in presenza delle quali la frenata migliora notevolmente:

  • Presenza dell’abs in auto;
  • Condizioni delle gomme (corretta pressione e gonfiaggio, poca usura)
  • Impianto frenante manutenzionato;
  • Mezzo a carico leggero;
  • Buon tempo di reazione del guidatore;
  • Conoscenze tecniche di guida e funzionamento dell’abs del guidatore;
  • Asfalto asciutto e in buone condizioni;
  • Buona visibilità per caratteristiche della strada e condizioni meteorologiche;

Come criterio per conoscere qual è la distanza appropriata alla propria velocità,  possiamo dividere la nostra velocità di marcia per 10 e moltiplicare per il quadrato del risultato ottenuto. Esempio: a 50 km/h, dividiamo per 10 e otteniamo 5, il cui quadrato è 25, ovvero, il valore in metri della distanza di sicurezza sufficiente.
Non dimentichiamo poi che dalla maggioranza delle pronunce dei giudici in materia sappiamo che chi tampona ha praticamente sempre torto, ed è quasi sempre responsabile dell’incidente. In rari casi, c’è il concorso di colpa: (secondo quanto stabilito dalla Cassazione) se il veicolo che precede cambia di direzione repentinamente (“taglia” la strada ad alta velocità) e senza segnalazione oppure se si arresta d’improvviso senza motivo.